DSCR sulla base delle indicazioni del CNDCEC per la Crisi d’Impresa

Il Debt Service Coverage Ratio è un indice di finanza aziendale che indica il grado di copertura del debito. Nella sostanza si vede quanto il flusso finanziario di un determinato periodo copra il “servizio del debito”, ovvero le somme da rimborsare ai finanziatori (comprensive della parte “capitale” e della parte “interessi”).
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Descrizione

Il Debt Service Coverage Ratio è un indice di finanza aziendale che indica il grado di copertura del debito. Nella sostanza si vede quanto il flusso finanziario di un determinato periodo copra le somme da rimborsare ai finanziatori (comprensive della parte “capitale” e della parte “interessi”).
Il calcolo viene effettuato, generalmente, mettendo in rapporto il Cash Flow Operativo (CFO) con i debiti in scadenza (sia nella parte capitale che interessi) di un determinato e medesimo periodo.
La formula può essere così espressa: ( Cash Flow Operativo (CFO) / (Debiti + Interessi) )
Il “CFO” è rappresentato dai flussi di cassa generati dalla c.d. “gestione corrente” a cui vanno sommati i flussi di cassa derivanti dall'“attività di investimento” in beni immateriali/materiali.
L'applicazione in cloud, propone la determinazione del DSCR secondo le indicazioni fornite dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) relativamente agli INDICI DELLA CRISI DI IMPRESA.
In particolare viene utilizzato l’approccio n. 2, ossia il ricorso al rendiconto finanziario previsionale ottenuto con il metodo indiretto (ex principio OIC 10). Ricordiamo che la scelta tra i due approcci è rimessa agli organi di controllo e dipende dalla qualità ed affidabilità dei relativi flussi informativi.

In base a tale approccio il “CFO” (valore del numeratore del rapporto) è dato dalla somma delle seguenti voci:
- disponibilità liquide iniziali;
- flussi operativi al servizio del debito corrispondenti ai flussi dati dal “Flusso finanziario dell’attività operativa (A)” e dal “Flusso finanziario dell’attività di investimento (B)” secondo lo schema previsto per il rendiconto finanziario dell’OIC10.
Si ritiene che a tali flussi vadano sommati anche i flussi finanziari derivanti da nuovi finanziamenti che, presumibilmente, vengono utilizzati per coprire i flussi finanziari dell’attività di investimento o per coprire i flussi dell’attività operativa (fornendo quindi nuova liquidità disponibile per fare fronte agli impegni finanziari del periodo temporale di riferimento).
Ai suddetti flussi non concorrono i flussi derivanti dai debiti fiscali o contributivi, comprensivi di sanzioni ed interessi, il cui versamento non è stato effettuato alle scadenze di legge e i flussi derivanti dai debiti nei confronti dei fornitori e degli altri creditori il cui ritardo di pagamento supera i limiti della fisiologia;
- linee di credito disponibili che possono essere usate nell’orizzonte temporale di riferimento.

La voce “Debiti + Interessi” (valore del denominatore del rapporto) è dato dalla somma delle seguenti voci:
- pagamenti previsti, per capitale ed interessi, del debito finanziario;
- debiti fiscali o contributivi, comprensivi di sanzioni ed interessi, il cui versamento non è stato effettuato alle scadenze di legge il cui pagamento, scade nel periodo di riferimento;
- debito nei confronti dei fornitori e degli altri creditori il cui ritardo di pagamento supera i limiti fisiologici;
- linee di credito utilizzate per le quali è stato chiesto il rimborso nell’orizzonte temporale di riferimento.

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