Paghe e contributi
22 Aprile 2025
Firmati il 14.04.2025 i decreti attuativi dei bonus per giovani e donne del decreto Coesione. Esoneri dal 1.09.2024 (generale) e dal 31.01.2025 (ZES Unica).
Il Ministero del Lavoro informa, con comunicato del 14.04.2025, che sono stati firmati i 2 decreti di attuazione dei bonus per giovani e donne previsti dal decreto Coesione. Starebbe quindi per risolversi lo stallo in cui erano finite le 2 agevolazioni introdotte dalla legge di Bilancio 2025 con una soluzione che non sarà però indenne da critiche e malumori. L’agevolazione per le assunzioni di giovani si applicherà infatti con una doppia decorrenza: per la generalità dei contratti sarà possibile beneficiare dell’esonero contributivo dal 1.09.2024, mentre per le assunzioni nella c.d. ZES Unica, che contiene le Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna che fruiscono di un maggior esonero pari a 650 euro mensili contro i 500 euro delle altre zone, vale la decorrenza del 31.01.2025, data dell’autorizzazione comunitaria per l’aiuto di Stato. Anche il decreto donne prende forma.
Si apre quindi l’ultima fase per l’applicazione degli esoneri per le assunzioni di lavoratori rientranti nelle 2 tipologie. Ora al vaglio degli organi di controllo ci sono quindi i due decreti del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, di attuazione del Bonus Giovani, previsto dall’art. 22 e del Bonus Donne, come definito dall’art. 23 del decreto Coesione (D.L. 60/2024, convertito con modificazioni dalla L. 95/2024).
I provvedimenti definiscono i criteri e le modalità operative dell’esonero contributivo totale per l’assunzione a tempo indeterminato o la trasformazione del contratto in un rapporto di lavoro stabile, di lavoratori under 35 che non sono mai stati occupati a tempo indeterminato e di donne prive di impiego regolarmente retribuito. Entrambe le misure, finanziate dal Programma giovani, donne, lavoro 2021-2027 prevedono un doppio binario di attuazione poiché sottoposte in parte alla necessaria autorizzazione UE. Grazie a un’intensa attività di confronto con la Commissione Europea, infatti, è stato possibile svincolare la richiesta di bonus valida per tutto il territorio nazionale da quella “speciale” per le aree ZES (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), dando ai datori di lavoro privati dei territori diversi da quelli “ZES” che abbiano assunto dal 1.09.2024, la possibilità di accedere al beneficio di massimo 500 euro mensili per 2 anni per le assunzioni a tempo indeterminato di under 35 (bonus giovani) o di donne disoccupate da oltre 24 mesi, ovunque residenti. Anche quest’ultima agevolazione, infatti, prescinde dall’autorizzazione della UE che è invece richiesta quando si è in presenza di aiuti di Stato.
Purtuttavia, il ritardo con cui i datori di lavoro potranno utilizzare gli aiuti non è ancora del tutto definito in quanto è dato pensare che, solo dopo la pubblicazione in Gazzetta dei decreti, l’Inps diramerà la circolare con le procedure e i codici, anche se gli effetti saranno (almeno si spera) retroattivi.
Si ricorda che la legge di Bilancio 2025 riconosce ai datori di lavoro privati che, dal 1.09.2024 e fino al 31.12.2025, assumono personale non dirigenziale under 35, che non sia mai stato occupato a tempo indeterminato, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati per un periodo massimo di 24 mesi, nel limite massimo di importo pari a 500 euro su base mensile per ciascun lavoratore. Nel caso di assunzioni presso una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna l’esonero è riconosciuto per un massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore. Quest’ultimo beneficio però, solo dal 1.01.2025.
Per il bonus donne, è riconosciuto l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di 650 euro su base mensile per ciascuna dipendente donna, assunta a tempo indeterminato dal 1.09.2024 e fino al 31.12.2025, che rientri nelle seguenti categorie: donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti; donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno. Quest’ultima misura, però, si applica solo dal 1.01.2025 in quanto operativa solo a seguito dell’autorizzazione UE.