Agricoltura ed economia verde

26 Aprile 2025

Coltivazioni svolte in immobili censiti al Catasto fabbricati nel 730

Il D.Lgs. 13.12.2024 n. 192 modifica il Testo unico delle imposte sui redditi intervenendo sulla disciplina fiscale delle coltivazioni fuori suolo. Si analizzano i risvolti nel modello 730/2025.

Il D.Lgs. 13.12.2024 n. 192, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dà attuazione alla delega fiscale. Il provvedimento, in vigore per il settore agricolo dal periodo di imposta 2024, modifica il Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir). Nella fattispecie, si interviene sulla disciplina fiscale delle coltivazioni fuori suolo.

Va ricordato che le colture fuori suolo o idroponiche sono le coltivazioni realizzate in assenza del terreno, dove l’apporto d’acqua e di elementi nutritivi è assicurato attraverso la somministrazione, spesso automatizzata, di una soluzione nutritiva realizzata per ogni singola coltura.

Con l’introduzione della lett. b-bis) all’art. 32, c. 2 del Tuir vengono considerate attività agricole, produttive di reddito agrario, le attività dirette alla produzione di vegetali tramite l’utilizzo di immobili oggetto di censimento al Catasto dei fabbricati, rientranti nelle categorie catastali C/1, C/2, C/3, C/6, C/7, D/1, D/7, D/8, D/9 e D/10, entro il limite di superficie adibita alla produzione non eccedente il doppio della superficie agraria di riferimento definita con il decreto di cui al c. 3-bis.

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