IVA
22 Aprile 2025
Dichiarazione integrativa inutile per recuperare l'Iva su fatture mai registrate nei termini.
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello 17.04.2025, n. 115, ha stabilito un principio rigoroso in materia di detrazione Iva: l’omessa registrazione delle fatture di acquisto comporta la perdita definitiva del diritto alla detrazione, non recuperabile nemmeno tramite “dichiarazione integrativa”.
Il caso esaminato riguarda un contribuente (Alfa) che non ha registrato alcune fatture di acquisto ricevute nel 2023 nei registri Iva dell’anno 2023, né nel sezionale Iva relativo alle fatture ricevute nel 2023 e registrate nel 2024, entro il termine di presentazione della dichiarazione Iva per l’anno 2023.
L’Agenzia delle Entrate, richiamando l’art. 19, c. 1 D.P.R. 633/1972, ribadisce che “il diritto alla detrazione dell’imposta relativa ai beni e servizi acquistati o importati sorge nel momento in cui l’imposta diviene esigibile ed è esercitato al più tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto”. Parallelamente, l’art. 25, c. 1 del medesimo decreto impone al contribuente di “annotare in un apposito registro le fatture […] anteriormente alla liquidazione periodica nella quale è esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta e comunque entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all’anno di ricezione della fattura”.