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Penali, assicurazioni e fideiussioni blindano il bonus facciate al 90%

  • La possibile mancata proroga del bonus facciate sta mettendo gli operatori in difficoltà, soprattutto considerando che i tempi per l’organizzazione e l’attuazione dei lavori si sono rivelati assai più lunghi di quanto inizialmente ipotizzato (anche per la generalizzata carenza di materiali).
  • Per i privati la soluzione è anticipare i pagamenti ma serve attenzione alle tutele. Per le imprese, invece, vi è l’ostacolo della “competenza”.
  • Anticipare finanziariamente lavori non eseguiti non è, però, operazione priva di problematiche. Occorre avere la certezza che questi ultimi siano poi effettivamente realizzati e che non sorgano contestazioni sulla loro esecuzione.
  • Le soluzioni passano dalla previsione di garanzie contrattuali (possibilmente rafforzate da penali e fideiussioni) e, talvolta, dal ricorso ad apposite protezioni assicurative, il cui costo (pur non detraibile) è giustificato dal rischio che si intende evitare. Il tutto, certo, a tutela del committente, anche nel caso in cui quest’ultimo abbia optato per la cessione del credito, magari sfruttando il prestito ponte concesso dall’istituto di credito.
  • Ma anche il fornitore (che magari intende poi cedere il credito derivato dallo “sconto in fattura”) potrà trarre vantaggio da situazioni caratterizzate da maggior certezza e stabilità.

26/10/2021
Bonus facciate

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