Il caso
Imposte e tasse
Reverse charge e prestazioni edili con unico contratto d'appalto
La regola generale di scomporre l'operazione e la possibile semplificazione.
In presenza di un
unico contratto di appalto, comprensivo di una pluralità di prestazioni di servizi, in parte soggette al regime dell’inversione contabile di cui all'art. 17, c. 6, lett. a-ter) D.P.R. 633/1972 e in parte soggette all’applicazione dell’Iva nelle modalità ordinarie, si deve procedere alla
scomposizione delle operazioni, individuando le singole prestazioni assoggettabili al regime del
reverse charge.
Tuttavia, l'Agenzia delle Entrate, nella circolare. n. 14/E/2015, ha introdotto
semplificazioni in tutti i casi in cui, a fronte di un unico contratto, l’impresa esegue, nell’ambito di un’attività avente ad oggetto la costruzione di un edificio ovvero interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, di cui all’art. 3, lett. c), d), D.P.R. 380/2001, anche attività riconducibili a quelle di cui alla lett. a-ter) dell’art. 17, c. 6 D.P.R. 633/1972 (ad esempio, installazione di impianti, ecc). In tali casi, è prevista
l’applicazione dell’Iva con modalità ordinaria a tutto il corrispettivo, senza obbligo di differenziare i singoli importi.
Esempio di appalto per nuovo edificio
11/07/2023
Appalto
| Reverse charge