Amministrazione e bilancio

29 Agosto 2022

XBRL Italia pubblica la bozza della tassonomia di bilancio Ets

Presentata la bozza con foglio elettronico a cura di XBRL Italia per la tassonomia dei bilanci, sia ordinario che di cassa, degli enti del Terzo settore (ETS), in attesa di eventuali indicazioni dagli operatori dopo l’avvio della pubblica consultazione.

Predisposta la tassonomia per i bilanci degli enti del Terzo settore (ETS) che resta in consultazione per ottenere indicazioni utili dagli operatori. Sono 2 le parti comuni alle tipologie di documenti:

  • una contenente i dati anagrafici dell’ente;
  • l’altra formata da un blocco di testo destinato a contenere la dichiarazione di conformità di quanto depositato rispetto al documento di bilancio, sia esso ordinario sia di cassa, originale.

Sul proprio sito (https://it.xbrl.org) XBRL Italia ha pubblicato un foglio elettronico contente la bozza della struttura e del contenuto della “Tassonomia ETS” in corso di definizione, con l’obiettivo di ottenere, dagli operatori, indicazioni e suggerimenti utili alla stesura definitiva, stante l’avvio della pubblica consultazione.

Come indicato nel documento di accompagnamento, lo standard setter tecnologico ha, quale obiettivo prioritario, quello di realizzare una tassonomia per la codifica, nell’eXtensible Business Reporting Language (XBRL), del bilancio degli enti del Terzo settore (ETS) intendendo tali sia quello di cui all’art. 13, , c. 1, D. Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore – C.T.S.) (bilancio di esercizio ordinario), sia quello di cui all’art. 13, c. 2 (rendiconto per cassa), in modo tale che il dicastero competente (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) possa valutarne l’adozione, ai fini del relativo deposito nel Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), ai sensi del paragrafo “3” dell’allegato “B” al D.M. 106/2020.

Come si evince dal documento citato di accompagnamento, la tassonomia per gli ETS, dal punto di vista della nozione di bilancio, prende spunto dalle disposizioni contenute nei citati commi 1 e 2 del D. Lgs. 117/2017, dal decreto del Ministero del Lavoro 5.03.2020, che ha approvato i relativi schemi (bilancio ordinario e rendiconto di cassa) e dal principio contabile specifico (OIC 35).

Il foglio elettronico risulta composto da 22 fogli, ma il più interessante è quello iniziale, denominato “Indice e note” e destinato a presentare una visione complessiva della bozza della struttura e del contenuto della tassonomia degli ETS in corso di sviluppo, mentre gli altri ventuno sono dedicati alle singole tabelle che fanno parte di quest’ultima.

La tassonomia degli ETS è costituita da 2 parti comuni e la prima parte comune, all’inizio dell’indice e intitolata “Dati identificativi dell’ente” è costituita dalla tabella “ID” e contiene i dati anagrafici dell’ente del Terzo settore, cui si riferisce il documento, mentre la seconda parte comune, alla fine dell’indice e denominata “Dichiarazione di conformità del bilancio” è, invece, un blocco di testo destinato a contenere la dichiarazione di conformità di quanto depositato rispetto al documento originale.

Il corpo è costituito da 2 parti alternative tra loro:

  • la prima è dedicata alla codifica del bilancio di esercizio ordinario (art. 13, c. 1, D. Lgs. 117/2017) la seconda è dedicata alla codifica del rendiconto per cassa (art. 13, c. 2).

La parte concernente il bilancio ordinario prevede la codifica di 3 prospetti, lo stato patrimoniale, il rendiconto gestionale e la relazione di missione, mentre le voci dello stato patrimoniale (tabella “SP”) e del rendiconto gestionale (tabella RG), sono derivate rispettivamente dai modelli “A” e “B” del D.M. 5.03.2020 e sono presenti ulteriori integrazioni.

In particolare, come segnalato dal documento di accompagnamento, nella terza parte della relazione di missione, è prevista una sezione denominata “Rendiconto finanziario”.

L’introduzione della possibilità di codificare questo prospetto, ancorché limitatamente a campi testuali, nasce (riprendendo testualmente il documento) dalla constatazione che, sebbene quest’ultimo non sia richiesto né dalla normativa primaria, di cui all’art. 13, c. 1, D. Lgs. 117/2017, né da quella secondaria, di cui al D.M. Lavoro 5.03.2020, la sua redazione consentirebbe una migliore rappresentazione della situazione finanziaria dell’ente del Terzo settore; il citato prospetto è già oggi offerto, peraltro, nei bilanci di alcuni enti appartenenti al mondo del non profit che, evidentemente, lo ritengono importante per la propria rendicontazione

Infine, la parte dedicata al rendiconto per cassa, di cui all’art. 13, c. 2, D. Lgs. 117/2017, composta dalla tabella “RC”, contenente il prospetto del rendiconto per cassa di cui al modello “D” del D.M. 5.03.2020 e da una sezione denominata “Altre informazioni”.

Quest’ultima parte è costituita da 4 blocchi di testo, di cui 2 centrali dedicati, rispettivamente, all’annotazione ex art. 13, c. 6, D. Lgs. 117/2017, e al rendiconto di cui all’art. 48, c. 3, D. Lgs. 117/2017. Gli altri 2 blocchi, quelli iniziale e finale, sono invece stati introdotti per consentire al redattore del rendiconto per cassa di fornire, secondo una logica derivata dalla sezione “Bilancio micro, altre informazioni”, presente nel bilancio delle microimprese della tassonomia PCI 2018-11-04, informazioni ulteriori rispetto a quelle richieste dalla normativa vigente.

C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1

© 2024 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits