Automezzi
09 Dicembre 2025
Il 2025 ha introdotto un cambiamento significativo nella gestione delle auto aziendali a uso promiscuo. Con la Legge di Bilancio 2025, il sistema di tassazione dei fringe benefit è stato aggiornato con l’obiettivo di orientare la mobilità delle imprese verso soluzioni a basse emissioni.
Il 2025 ha introdotto un cambiamento significativo nella gestione delle auto aziendali a uso promiscuo. Con la Legge di Bilancio 2025, il sistema di tassazione dei fringe benefit è stato aggiornato con l’obiettivo di orientare la mobilità delle imprese verso soluzioni a basse emissioni.
L’impatto più rilevante riguarda le alimentazioni elettriche e ibride plug-in, che beneficiano di percentuali ridotte rispetto ai veicoli tradizionali. In particolare, per le ibride plug-in la tassazione è fissata al 20% del valore convenzionale, rendendo questa categoria particolarmente interessante per i fleet manager che cercano un equilibrio tra sostenibilità, contenimento dei costi e funzionalità operative. Il nuovo schema fiscale è entrato in vigore dal 1° luglio 2025, rafforzando un trend già in atto nella transizione energetica delle flotte aziendali.

Il ricorso a veicoli ibridi plug-in consente alle imprese di ottimizzare i costi complessivi legati alla gestione del parco auto e, allo stesso tempo, di mantenere elevati standard di servizio nei confronti dei propri dipendenti.
L’azienda trae vantaggio dalla deducibilità fino al 70% delle spese connesse alle auto assegnate a uso promiscuo, mentre la riduzione della base imponibile per il calcolo del fringe benefit rappresenta un vantaggio per il dipendente. È proprio il livello di emissioni del veicolo a determinare l’aliquota applicata al lavoratore.
L’adozione di tecnologie elettrificate, inoltre, permette di migliorare la sostenibilità ambientale dei processi interni e di contribuire agli obiettivi di riduzione delle emissioni attesi nei prossimi anni. In questo contesto, i veicoli plug-in si posizionano come una soluzione versatile, efficace nelle percorrenze urbane in modalità elettrica e performante nei tragitti extraurbani grazie al supporto del motore termico.

All’interno dell’offerta plug-in destinata alle flotte, la Ford Kuga Plug-in Hybrid si distingue per alcune caratteristiche tecniche e funzionali che rispondono alle esigenze operative delle aziende. La sua autonomia elettrica consente di coprire gli spostamenti quotidiani con costi contenuti e un impatto ridotto sulle emissioni urbane. L’integrazione tra propulsione elettrica e termica permette inoltre di affrontare lunghe percorrenze senza vincoli infrastrutturali, garantendo continuità operativa anche a chi effettua frequenti trasferte.
In dettaglio, grazie alla batteria agli ioni di litio da 10,3 kWh utilizzabili, la Kuga Plug-in Hybrid consente di percorrere fino a 69 km in modalità elettrica nel ciclo combinato WLTP, un valore particolarmente utile nella guida quotidiana. In città, l’autonomia raggiunge fino a 89km nel ciclo urbano WLTP, favorendo una mobilità a zero emissioni locali nella maggior parte degli spostamenti ricorrenti.
La connettività avanzata, supportata da un sistema digitale evoluto, facilita la gestione delle attività lavorative e offre strumenti utili ai fleet manager per monitorare utilizzo ed efficienza. Le funzioni di assistenza alla guida, il comfort di bordo e la capacità di traino contribuiscono a rendere il modello adatto a un’ampia varietà di mission aziendali. In aggiunta, la possibilità di ricaricare tramite presa domestica o infrastrutture pubbliche aumenta la flessibilità operativa delle flotte distribuite sul territorio.
Grazie alla combinazione tra vantaggi fiscali sui fringe benefit, efficienza di utilizzo e tecnologie evolute, la Ford Kuga Plug-in Hybrid rappresenta una scelta vantaggiosa per le aziende che desiderano aggiornare il parco auto nel segno della sostenibilità e della riduzione dei costi complessivi.
Scopri di più su Kuga Plug-in Hybrid: https://www.ford.it/auto-ibride-elettriche/veicoli-ibridi-plug-in
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