Agricoltura ed economia verde

19 Novembre 2025

Greenhushing, la sostenibilità che non si racconta

Le imprese non smettono di investire in sostenibilità, ma scelgono di comunicarlo con discrezione. Il greenhushing preferisce meno storytelling e più sostanza, dove la sostenibilità torna a essere una leva strategica.

La stagione della sostenibilità come esercizio di immagine sembra tramontata. Dopo anni di dichiarazioni roboanti e report scintillanti, le imprese scelgono ora una via più sobria: è l’epoca del greenhushing (silenzio verde), la sostenibilità che si pratica senza proclami. I progetti continuano, ma la comunicazione si fa selettiva e prudente, quasi a voler riportare l’attenzione dai palcoscenici mediatici ai processi decisionali dove il valore sostenibile realmente si genera.

L’indagine EcoVadis 2025 – U.S. Business Sustainability Landscape Outlook, condotta su un ampio campione di grandi imprese statunitensi, rivela che la maggior parte delle aziende continua a sostenere con convinzione i propri programmi di sostenibilità, anche in un clima di incertezza normativa e di minore enfasi pubblica sui temi ESG. L’87% degli intervistati dichiara di aver mantenuto o aumentato gli investimenti, mentre circa 1/3 (31%) ha scelto di comunicare con maggiore discrezione. Un ulteriore 8% preferisce agire in completo riserbo, proseguendo i progetti ma senza divulgarli. Soltanto una minima parte, pari al 7%, ha effettivamente ridotto l’impegno nel campo ESG.

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