Imposte dirette
19 Novembre 2025
Assonime, nel documento di consultazione n. 19/2025, evidenzia le criticità del D.D.L. di Bilancio 2026 in materia fiscale, contestando la soglia del 10% per la dividend exemption e proponendo correttivi su Ires, Irap e perdite fiscali, in coerenza con i principi UE e di semplificazione.
Con il documento di consultazione n. 19/2025 presentato alla Commissione Bilancio del Senato, Assonime ha operato un intervento strutturato e articolato evidenziando le criticità rilevanti previste dal disegno di legge di Bilancio 2026 e formulando proposte normative coerenti con gli obiettivi di semplificazione, neutralità ed efficienza fiscale.
Sul piano della fiscalità dei dividendi, già ampiamente oggetto di discussione, Assonime ha contestato fermamente l’introduzione della soglia di partecipazione minima del 10% quale condizione per poter accedere al regime di dividend exemption (ex art. 89 del Tuir). Al riguardo è stato osservato che questa scelta normativa:
– penalizzerebbe le partecipazioni sottosoglia con una tassazione integrale al 24% ai fini Ires;
– rischierebbe di minare il principio di neutralità economica (già sancito nella riforma Ires del 2004) che equiparava il trattamento dei dividendi a quello delle plusvalenze in PEX;
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