IVA

16 Luglio 2025

Iva sul riaddebito spese tra professionisti non associati

Operazioni imponibili, esclusi interessi e rivalsa Iva spese legali: conferme dalla circolare n. 58/E/2021.

Con la risposta all’interpello 14.07.2025, n. 189 l’Agenzia delle Entrate chiarisce definitivamente il trattamento Iva delle somme dovute per il riaddebito dei costi comuni tra professionisti che condividono costi ma “non costituiscono associazione professionale”. Il caso affrontato riguarda un obbligo di rimborso ex ordinanza, ma le implicazioni si estendono all’attività ordinaria di ripartizione dei costi negli studi professionali senza vincoli associativi formali.

Nel caso concreto un avvocato è tenuto a rifondere a un collega il 30% di spese relative a personale, affitto, utenze e servizi comuni, ma il contribuente sosteneva che si trattasse di un rapporto inquadrabile come mandato senza rappresentanza secondo l’art. 1703 c.c. e, quindi, che ogni voce dovesse seguire il regime Iva proprio dell’operazione principale: fuori campo Iva per il personale in virtù dell’art. 8, c. 35 L. 67/1988, non imponibile per alcune riviste ex art. 74 D.P.R. 633/1972 e imponibile per le altre spese.

L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, ribadisce e rafforza la sua posizione già delineata nella circolare 18.06.2001, n. 58/E: qualora l’associazione professionale “non sia stata costituita”, chi anticipa i costi non agisce in qualità di mandatario, bensì presta un vero e proprio servizio di riaddebito. Di conseguenza, ai sensi dell’art. 3, c. 1 D.P.R. 633/1972, tale prestazione è soggetta a Iva ordinaria al 22%.

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