Diritto del lavoro e legislazione sociale
17 Novembre 2025
La Corte Costituzionale dichiara legittimo il bonus mamme riservato alle lavoratrici a tempo indeterminato, ma ne evidenzia le evidenti iniquità e invita il Legislatore ad intervenire.
La Corte Costituzionale, con la sentenza 31.10.2025, n. 159, ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Milano in merito all’esonero contributivo per le lavoratrici madri introdotto dalla legge di Bilancio 2024. Tuttavia, pur non potendo intervenire direttamente per ragioni di competenza, i giudici della Consulta hanno rivolto un chiaro monito al Parlamento affinché corregga le evidenti disparità del sistema attuale.
Occorre rammentare che l’agevolazione prevista dall’art. 1, c. 180 e 181 L. 213/2023 riconosce alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, madri di almeno 2 figli, l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) a loro carico, fino a un massimo di 3.000 euro annui. Il beneficio opera per il triennio 2024-2026, con modulazioni diverse a seconda del numero di figli e della loro età.
La norma, tuttavia, esclude completamente dal suo campo di applicazione le lavoratrici con contratto a tempo determinato e quelle impiegate nel settore domestico, pur trovandosi nelle medesime condizioni familiari.
C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1
© 2025 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits · Whistleblowing