Amministrazione e bilancio

22 Novembre 2025

Imprenditoria femminile 2025: bandi nazionali e regionali

Nel panorama degli strumenti agevolativi attualmente disponibili in Italia, gli incentivi destinati all'imprenditoria femminile rappresentano un'opportunità strategica che i professionisti devono saper individuare e valorizzare nella consulenza alle clienti.

Il quadro normativo del 2025 si articola in misure nazionali e regionali, caratterizzate da una combinazione di finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto e strumenti di garanzia che meritano un’analisi approfondita per coglierne appieno le potenzialità applicative.

Strumenti nazionali – Il programma ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero costituisce uno degli strumenti più versatili per supportare micro e piccole imprese con compagine prevalentemente o interamente femminile, indipendentemente dall’età delle socie. La misura finanzia progetti di investimento finalizzati alla costituzione di nuove realtà imprenditoriali o all’ampliamento, diversificazione e trasformazione di attività esistenti, attraverso una combinazione di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero che ottimizza la sostenibilità finanziaria dell’operazione.

Per le iniziative a vocazione tecnologica, Smart&Start Italia rappresenta lo strumento elettivo, offrendo finanziamenti compresi tra 100.000 e 1,5 milioni di euro a start-up innovative già costituite o in fase di costituzione. Particolarmente rilevante risulta lo stanziamento di 100 milioni di euro specificamente destinato a imprese guidate da donne, confermando l’operatività della misura per l’intero 2025.

Sul versante della garanzia, il Fondo Garanzia per le Pari Opportunità si configura come sezione speciale del Fondo centrale di garanzia per le PMI, gestita dalla Presidenza del Consiglio tramite il Dipartimento per le pari opportunità. Questo strumento consente di accedere a condizioni agevolate di copertura del rischio sulle operazioni di finanziamento, risultando particolarmente utile per rafforzare la bancabilità di progetti imprenditoriali femminili e di attività professionali.

La misura Investimenti innovativi sostenuti da imprese femminili nei Comuni montani (IFIM) presenta caratteristiche di nicchia, ma di grande interesse per clienti operanti in specifici contesti territoriali. Riservata a start-up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali o cooperative con sede operativa in Comuni montani individuati da Invitalia, questa agevolazione intercetta una duplice finalità di sviluppo: l’innovazione tecnologica e la valorizzazione delle aree interne.

Il Fondo Impresa Femminile, gestito da Invitalia nell’ambito degli interventi PNRR, mantiene la sua centralità nella strategia di sostegno all’autoimprenditorialità femminile, con particolare attenzione agli ambiti scientifici e tecnologici. Il rifinanziamento garantisce la continuità operativa della misura, consentendo la presentazione di domande secondo le modalità definite dai bandi attuativi.

Dal 20.08.2025, il nuovo portale “Imprenditoria femminile” promosso da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Dipartimento per le Pari Opportunità rappresenta un punto di riferimento unificato per l’accesso alle informazioni relative agli strumenti di sostegno. Questo strumento digitale assume rilevanza anche per i professionisti, configurandosi come fonte aggiornata per la verifica delle opportunità disponibili e delle relative modalità di accesso, con particolare focus sui settori STEM e sulle professioni digitali.

Iniziative regionali – Il quadro regionale presenta una significativa eterogeneità, con alcune Regioni particolarmente attive nella promozione dell’imprenditoria femminile. Ad esempio, in Puglia, la misura NIDI – Nuove Iniziative d’Impresa 2021-2027 sostiene l’avvio di microimprese femminili attraverso contributi a fondo perduto e prestiti a tasso zero su investimenti fino a 150.000 euro. L’elemento distintivo risiede nella possibilità, per le imprese femminili virtuose, di trasformare fino al 75% del prestito in contributo non rimborsabile, con apertura dello sportello fino al 31.12.2030.

Alleghiamo poi un altra serie di proposte regionali.

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