Revisione e controllo
20 Novembre 2025
Durante la fase di pianificazione, (ISA Italia) 300, il revisore definisce le risposte, ritenute idonee sulla base del proprio giudizio professionale, ai rischi identificati e valutati di errori significativi a livello di bilancio e di asserzioni.
La fase di pianificazione che, per i bilanci con esercizio in chiusura al 31.12.2025, viene svolta solitamente tra ottobre e dicembre 2025, comprende tutte quelle attività destinate all’individuazione e valutazione dei rischi, a livello di bilancio e di singola asserzione di voce di bilancio, che formeranno la base delle successive risposte del revisore attraverso le diverse e articolate procedure di revisione che verranno svolte.
È quindi questo il momento decisivo in cui si andrà a definire il perimetro delle attività da implementare durante il processo di revisione, individuando le aree maggiormente meritevoli di attenzione, fissando parametri quantitativi che influenzeranno la determinazione dell’estensione delle procedure di validità, programmando le tempistiche di svolgimento delle varie fasi operative e di supervisione, nonché la ripartizione del lavoro all’interno del team di revisione, arrivando all’elaborazione di una strategia da perseguire che verrà declinata in specifici piani di revisione.
Le attività che il revisore svolge in questa fase sono:
– comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera, in modo da poter identificare e valutare i rischi di errori significativi nel bilancio e stabilire le procedure di revisione in risposta ai rischi identificati e valutati. Le informazioni da acquisire in tale fase, specialmente in occasione del primo anno di incarico, includono, ad esempio: i principali prodotti e servizi dell’impresa, la sua struttura legale, gli azionisti e le parti correlate, le condizioni del settore economico di riferimento che influenzano l’attività della società, gli indicatori finanziari, economici e patrimoniali, eventuali cambiamenti significativi nella struttura organizzativa, rettifiche contabili di entità significativa già rilevate o previste, il livello generale di competenza del personale direttivo;
– valutare i punti di forza e di debolezza del sistema di controllo interno, attraverso appositi strumenti operativi, quali diagrammi di flusso, descrizioni narrative e questionari. Le informazioni acquisite dovranno essere testate attraverso procedure di conformità, ossia verifiche a campione volte a verificare l’effettiva presenza ed efficacia dei controlli previsti;
– effettuare procedure di analisi comparativa che, tramite l’esame degli andamenti di dati finanziari, patrimoniali ed economici e di indici sintetici, servono a identificare l’esistenza di operazioni o eventi inusuali da tener poi presente nelle successive fasi del lavoro di revisione;
– definire il livello di materialità accettabile al fine di rilevare errori quantitativamente e qualitativamente significativi.
Le informazioni raccolte e le valutazioni effettuate dal revisore durante l’attività di pianificazione confluiscono nel piano generale della revisione, con il quale si definisce l’ampiezza e le modalità di svolgimento delle procedure di revisione. La forma e il contenuto di tale documento dipendono dalle dimensioni della società. Per le imprese di minori dimensioni si può, ad esempio, predisporre un breve memo aggiornato e modificato sulla base delle discussioni con il proprietario-amministratore della società.
Dopo aver definito la strategia, essa deve essere declinata in un piano di revisione dettagliato che include le indicazioni sulla natura ed estensione delle procedure di revisione che devono essere svolte per le singole voci del bilancio per ottenere sufficienti ed appropriati elementi probativi tali da ridurre il rischio di revisione a un livello accettabilmente basso.
C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1
© 2025 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits · Whistleblowing