Diritto del lavoro e legislazione sociale

18 Novembre 2025

Riscatto della laurea per i figli inoccupati

Per i genitori, è possibile detrarre l’onere di riscatto del corso di studi universitario dei figli a carico, se questi non hanno mai lavorato; la determinazione dell’onere è inoltre effettuata con criteri agevolati.

Il riscatto del corso di studi universitario, per i genitori dei neolaureati, può portare a importanti benefici fiscali: se i figli risultano a carico e non hanno mai lavorato, difatti, il 19% di quanto versato per rendere utili gli anni di laurea ai fini della pensione può essere detratto dalle imposte. Inoltre, il costo del riscatto è determinato in maniera analoga a quanto previsto per il riscatto “forfettario-agevolato” (art. 20, c. 6 D.L. 4/2019). Per di più, i contributi accreditati per il riscatto possono essere trasferiti, a domanda e gratuitamente, presso una qualsiasi gestione previdenziale, comprese le casse dei liberi professionisti o estere (circ. Inps n. 14/2024).

Ma procediamo con ordine e analizziamo, nel dettaglio, i vantaggi del riscatto della laurea per figli inoccupati.

Che cos’è il riscatto della laurea per gli inoccupati? Il riscatto della laurea per gli inoccupati consiste nella possibilità, prevista dall’art. 1, c. 77 L. 247/2007, di riscattare gli anni di laurea da parte di chi ancora non abbia iniziato l’attività lavorativa, che dunque non risulta iscritto, al momento della domanda, ad alcuna gestione previdenziale obbligatoria.

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