Diritto privato, commerciale e amministrativo

15 Settembre 2025

Aggravamento pene e sospensione patente per l’abbandono di rifiuti

Con il D.L. 116/2025 viene riorganizzata la tutela penale dell’ambiente in relazione alle condotte di abbandono di rifiuti, con un aggravamento della pena e inserimento della sanzione accessoria della sospensione della patente.

È ormai diventato intollerabile il malcostume dell’abbandono dei rifiuti sulle strade, sulle aree di sosta e di ristoro, addirittura nelle zone naturalistiche protette, si può ben dire in ogni luogo, senza alcuna limitazione. Le conseguenze sono gravissime dal punto di vista ambientale e per la nostra salute. È ormai ben noto l’inquinamento delle falde acquifere, dei terreni, dell’aria, dei fiumi, del mare, ecc.. Tutto l’ambiente che ci circonda è inquinato anche a causa dell’abbandono dei rifiuti, che si trasforma spesso in discariche a cielo aperto.

Dove vengono abbandonati rifiuti, altri ne abbandonano ancora, sino a crearsi cumuli incontrollabili e misti di rifiuti di vario genere. Dopo la riforma di qualche anno addietro, il legislatore ritorna in materia di rifiuti per aggravare le sanzioni al fine di cercare di arginare detto malcostume.

Con il D.L. 116/2025, l’art. 255 novellato del Testo Unico Ambiente si limita, al c. 1, ad aumentare la sanzione pecuniaria che passa da 1.000 a 1.500 euro nel minimo e da 10.000 a 18.000 euro nel massimo, e viene introdotta la sanzione accessoria amministrativa della sospensione della patente di guida da 1 a 4 mesi qualora l’abbandono o il deposito siano effettuati mediante l’utilizzo di veicoli a motore.

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