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01 Ottobre 2025
Professionisti e aziende affidano all’AI la gestione di e-mail, agende e riunioni. Una rivoluzione silenziosa che aumenta l’efficienza, ma apre interrogativi importanti su privacy, affidabilità e responsabilità.
Negli studi professionali e nelle aziende, la gestione di e-mail, calendari e riunioni è un compito che assorbe tempo e riduce l’attenzione per decisioni strategiche e rapporti con i clienti. L’intelligenza artificiale si propone di colmare questo vuoto assumendo il ruolo di “segretario digitale”: non più chatbot elementari, ma sistemi in grado di leggere la posta, riassumere documenti, proporre risposte e organizzare incontri in autonomia, collegandosi a piattaforme come Outlook, Teams o Google Workspace.
I vantaggi sono evidenti. Primo fra tutti, il risparmio di tempo: un assistente digitale può smistare le e-mail distinguendo tra priorità e secondarie, riducendo l’affaticamento da notifiche. Può anche proporre slot liberi per un incontro, evitando scambi infiniti di messaggi. Così i professionisti, soprattutto nelle realtà medio-piccole, si concentrano sulle attività a maggiore valore. Un ulteriore beneficio è l’accessibilità: basta un comando in linguaggio naturale, ad esempio “prepara un riepilogo delle riunioni” o “inserisci la scadenza Iva in agenda”, per ottenere risultati immediati. L’AI diventa un’interfaccia intuitiva che rende semplice ciò che altrimenti richiederebbe strumenti digitali complessi.
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