Diritto del lavoro e legislazione sociale

29 Gennaio 2025

Allattamento a rischio per la lavoratrice madre

Cosa è l’allattamento a rischio? Come fare la domanda? Le indicazioni del D.Lgs. 26.03.2001, n. 151 e dell’art. 15 L. 8.03.2000.

Per allattamento a rischio si intende l’allattamento svolto in situazioni che possono compromettere la salute della mamma lavoratrice. Occorre quindi valutare se la mamma, in costanza di rapporto di lavoro, è a contatto con agenti fisici, biologici e chimici come radiazioni, rumori forti, sostanze chimiche, tossiche ecc. I maggiori fattori di rischio sono:

1. agenti fisici. Se la neomamma è esposta a radiazioni, a rumori molto forti (sopra i 90 decibel) oppure a forti sollecitazioni termiche, può essere tutelata nei mesi dopo il parto. La neomamma può fruire dell’allattamento a rischio anche se è sottoposta a vibrazioni come accade sui treni, sulle navi;

2. agenti biologici: Se la neomamma lavora in reparti di malattie infettive, mentali o nervose, oppure se lavora in allevamenti di bestiame ha la possibilità di fruire di allattamento a rischio;

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