Associazioni sportive dilettantistiche e Sport

30 Ottobre 2025

Anac: affidamento diretto con cautela a enti sportivi dilettantistici

Il recentissimo parere chiarisce che la procedura in apparente deroga al codice degli appalti, richiamata dall’art. 5 D.Lgs. 38/2021, non costituisce una regola, ma può operare solo in casi eccezionali, previa motivazione dell’ente locale e sotto la prevista soglia comunitaria.

Con il parere 8.10.2025, n. 33 l’Anac (in continuità rispetto a diverse sentenze dei TAR competenti e dirimendo i dubbi emersi dalla giurisprudenza contraria) ha fornito chiarimenti in merito all’applicazione dell’art. 5 D.Lgs. 38/2021, riguardante le modalità di affidamento della gestione degli impianti sportivi dopo la riforma dello sport. Il quesito, in particolare, era stato posto da un’amministrazione comunale che segnalava un apparente contrasto tra la possibilità di affidamento diretto prevista dalla norma citata e le disposizioni del D.Lgs. 201/2022 e del D.Lgs. 36/2023, che invece imporrebbero l’utilizzo di procedure a evidenza pubblica.

L’Anac ha ricostruito il quadro normativo di riferimento, richiamando il D.Lgs. 38/2021, che disciplina la costruzione, ristrutturazione e gestione degli impianti sportivi, nonché le successive modifiche introdotte dal secondo correttivo della riforma (D.Lgs. 120/2023). In tale contesto, gli artt. 4 e 6 dello stesso decreto rinviano espressamente al D.Lgs. 36/2023 per quanto riguarda le modalità di affidamento, sancendo così la piena applicazione dei principi di concorrenza, trasparenza e parità di trattamento previsti dal codice degli appalti. 

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