Diritto del lavoro e legislazione sociale
22 Ottobre 2025
Anticipo pensionistico a carico dello Stato, proroga di un anno nella bozza della manovra 2026. Restano immutati i requisiti e le categorie tutelate.
Con la bozza della legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei ministri, è confermata la proroga dell’Ape sociale sino al 31.12.2026.L’art. 39 del disegno di legge dispone, infatti, l’estensione dei termini per il perfezionamento dei requisiti previsti per l’indennità dall’art. 1, c. 179 e ss. L. 232/2016.
Resta dunque in vigore (salvo sorprese dell’ultimo minuto: ricordiamo infatti che la Finanziaria non è ancora stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale), anche per il prossimo anno, la possibilità di accedere al prepensionamento a carico dello Stato per le categorie socialmente più fragili.
Requisiti invariati – Non mutano né le condizioni di accesso né i requisiti anagrafici e contributivi:
– età minima pari a 63 anni e 5 mesi;
– appartenenza a una delle 4 categorie tutelate, ossia caregiver, invalidi civili almeno al 74%, disoccupati di lungo corso e addetti ai lavori gravosi;
– anzianità contributiva minima di 30 anni, che sale a 36 anni per i lavoratori addetti ad attività gravose (ridotti a 32 anni per operai edili e ceramisti).
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