Diritto del lavoro e legislazione sociale

06 Maggio 2025

Appropriazione indebita di ratei dopo il decesso del titolare

L’indebita percezione di ratei disposti dopo il decesso del titolare e di ratei di pensione ai superstiti in caso di nuove nozze, costituiscono appropriazione indebita (mess. Inps 11.04.2025, n. 1252).

L’Inps, con il messaggio 11.04.2025, n. 1252, ha fornito precisazioni in merito alle fattispecie di indebita percezione da parte del cointestatario del conto corrente ovvero del delegato a operare sul conto di ratei di prestazioni i cui pagamenti sono disposti dopo il decesso del titolare, nonché di indebita percezione di ratei di pensioni ai superstiti da parte del beneficiario in caso di sopravvenute nuove nozze; viene evidenziato che si è consolidato un nuovo orientamento nella giurisprudenza di legittimità che inquadra le stesse nell’ipotesi di reato di appropriazione indebita (art. 646 c.p.), perseguibile a querela della persona offesa.

Nel passato, tali condotte sono state qualificate dalla giurisprudenza quali ipotesi delittuose di truffa aggravata (art. 640 c.p.) ovvero di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) o, in tempi più recenti, sono state ritenute riconducibili all’indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato (art. 316-ter c.p.), fattispecie di reato tutte perseguibili d’ufficio.

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