Diritto del lavoro e legislazione sociale

29 Ottobre 2025

Approvato l’atteso decreto legge in materia di sicurezza

Il nuovo decreto sicurezza introduce premi alle imprese virtuose, nuovi ispettori e l’obbligo del badge digitale di cantiere. Formazione, prevenzione e controlli diventano i pilastri per contrastare le morti sul lavoro e diffondere una cultura della sicurezza.

Il nuovo decreto per la sicurezza sul lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri, segna un cambio di passo nell’approccio alla tutela dei lavoratori.

L’obiettivo dichiarato è ambizioso: ridurre drasticamente gli infortuni e, soprattutto, le morti sul lavoro, che l’Anmil quantifica in un decesso ogni 8 ore. Un numero definito “tragicamente alto” dal Presidente della Repubblica, che richiama la necessità di un impegno corale dello Stato, delle imprese e delle parti sociali.

Il provvedimento, frutto di un confronto a più riprese con sindacati e associazioni datoriali, agisce su 3 direttrici: premiare la prevenzione, rafforzare i controlli e diffondere la cultura della sicurezza fin dai percorsi scolastici.

Premi alle imprese virtuose e nuovi ispettori – Tra le principali novità spicca l’introduzione di premi e incentivi alle aziende che dimostrano elevati standard di sicurezza, riduzione del tasso di infortuni e rispetto sistematico della normativa prevenzionistica. L’obiettivo è quello di orientare il comportamento organizzativo verso modelli virtuosi, favorendo l’adozione di sistemi di gestione certificati e investimenti strutturali in prevenzione.

Parallelamente, viene potenziato l’organico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro: nuove assunzioni di ispettori consentiranno di incrementare la capacità di vigilanza sul territorio, garantendo controlli più capillari e tempestivi, soprattutto nei comparti ad alto rischio come l’edilizia e la logistica.

Badge digitale di cantiere – Elemento centrale del decreto è l’introduzione del badge digitale di cantiere, obbligatorio per tutte le imprese in appalto e subappalto, pubbliche e private. Si tratta di una tessera di riconoscimento personale dotata di codice univoco anticontraffazione, in grado di registrare automaticamente la presenza dei lavoratori nei cantieri.

Lo strumento, già sperimentato a Roma e nelle aree della ricostruzione post-sisma, rappresenta un innovativo sistema di tracciabilità che consente di verificare in tempo reale la regolarità contributiva, la formazione e il rispetto delle norme di sicurezza. La digitalizzazione, in questo contesto, diventa alleata della legalità e della prevenzione.

Formazione e cultura della sicurezza – Il decreto rafforza inoltre la dimensione formativa. Come ricordato dal Ministero del Lavoro, il tema della sicurezza non riguarda solo i luoghi di lavoro, ma deve essere affrontato come valore sociale e culturale, a partire dalla scuola.

All’Inail viene affidato un ruolo strategico: promuovere campagne informative e percorsi formativi destinati agli istituti scolastici, con particolare attenzione alla sicurezza stradale, da integrare nell’insegnamento dell’educazione civica. L’obiettivo è quello di costruire una consapevolezza diffusa, capace di prevenire gli incidenti anche in itinere, oggi statisticamente rilevanti ma spesso trascurati.

Cambio di paradigma – Con questo provvedimento, il Governo intende porre le basi per un nuovo modello di governance della sicurezza, fondato su prevenzione, tecnologia e responsabilità condivisa. Non si tratta solo di irrigidire le sanzioni, ma di costruire un ecosistema che renda la sicurezza parte integrante della competitività e della reputazione aziendale.

In un Paese in cui ogni 8 ore un lavoratore perde la vita, la sfida è soprattutto culturale: trasformare la sicurezza da obbligo normativo a valore organizzativo, riconosciuto, misurato e premiato. Solo così il diritto al lavoro potrà coincidere davvero con il diritto alla vita.

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