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16 Febbraio 2024

Assegno unico e universale 2024

Assegno Unico 2024 maggiorato. ISEE da presentare entro il 30.06.2024 per ricevere la maggiorazione con la corresponsione degli arretrati.

Lo scorso 4.01.2024 l’Inps attraverso un comunicato stampa ha informato che le domande per l’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) già presentate valgono anche per le annualità successive, fatto salvo l’onere per gli utenti di comunicare eventuali variazioni da inserire nella domanda (ad esempio per la nascita di un nuovo figlio).

Pertanto, non è necessario presentare una nuova domanda per il 2024, sempre che la domanda già trasmessa non sia nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta. Ai fini della determinazione dell’importo della prestazione, è necessario presentare invece una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per il 2024.

In assenza di ISEE, l’importo dell’assegno sarà infatti calcolato dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.

Qualora la DSU sia presentata entro il 30.06.2024, gli importi eventualmente già erogati saranno adeguati da marzo con la corresponsione degli arretrati, se invece la DSU si presenta entro fine febbraio già da marzo il valore dell’Assegno unico può subire l’incremento. Per le domande presentate dopo il 30.06.2024, l’Assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione ed è determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.

Si ricorda che l’Assegno unico è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

Gli importi degli assegni a partire dal 2024 variano dai 199,40 euro con un ISEE inferiore o uguale a 17.090,61 fino a stabilizzarsi a 57 euro con un ISEE dai 45.574,96 in su o se non si presenta l’ISEE. Vi sono poi delle maggiorazioni per diverse condizioni aggiuntive, quali nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con 4 o più figli con entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità, figli di età inferiore a 1 anno, ecc.

Dal mese di marzo 2022 l’Assegno unico e universale ha sostituito le seguenti misure di sostegno alla natalità:

  • il premio alla nascita o all’adozione (bonus mamma domani);
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e ai nuclei orfanili;
  • l’assegno di natalità (cosiddetto bonus bebè);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Invece continua a coesistere con il bonus asilo nido ed è compatibile con l’assegno di inclusione.

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