Imposte dirette

24 Ottobre 2025

Auto a uso promiscuo: riforma 2025 e criticità del “valore normale”

La riforma 2025 della tassazione delle autovetture concesse in uso promiscuo ha determinato la coesistenza di 3 distinti regimi impositivi.

La riforma della tassazione delle auto aziendali a uso promiscuo, introdotta con la legge di Bilancio 2025, ha segnato un cambio di paradigma nella determinazione del fringe benefit imponibile. L’abbandono del sistema basato sulle emissioni di CO2 in favore di un criterio fondato sulla tipologia di alimentazione del veicolo rappresenta una semplificazione apparente che nasconde, tuttavia, significative complessità operative. Fermo restando il meccanismo convenzionale basato su una percorrenza annua di 15.000 km determinata in base alle tariffe Aci, dal 1.01.2025, per i veicoli immatricolati, contrattualizzati e consegnati successivamente a tale data, si applicano 3 percentuali forfetarie: 10% per i veicoli elettrici a batteria, 20% per gli ibridi plug-in e 50% per tutti gli altri veicoli, inclusi quelli a combustione tradizionale, ibridi non plug-in, alimentati a metano, GPL o idrogeno.

Il decreto Bollette (D.L. 19/2025, conv. L. 60/2025) ha previsto un regime transitorio per garantire gradualità: i veicoli concessi dal 2020 al 2024 o ordinati entro il 31.12.2024 e consegnati nel primo semestre 2025 continuano ad applicare il precedente sistema basato sulle emissioni (25%, 30%, 50% o 60% in funzione dei grammi di CO2/km).

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