Imposte dirette
12 Settembre 2025
L’Agenzia delle Entrate chiarisce il trattamento fiscale dell’energia elettrica fornita per la ricarica delle auto aziendali elettriche concesse ad uso promiscuo. Focus su fringe benefit, card di ricarica e decurtazioni ACI.
Il quadro normativo applicabile alla tassazione dei veicoli aziendali concessi in uso promiscuo ai dipendenti si arricchisce di nuovi chiarimenti, ma conferma l’impostazione restrittiva dell’Agenzia delle Entrate in tema di fringe benefit. In particolare, le risposte a interpello nn. 237/2025 e 233/2025, rispettivamente in tema di ricariche elettriche e optional accessori, ribadiscono che i costi sostenuti dal lavoratore non possono in alcun caso ridurre la base imponibile forfetaria determinata ex art. 51, c. 4, lett. a) del Tuir.
L’orientamento è coerente con il principio già espresso dalla risposta n. 421/2023, secondo cui il rimborso delle spese sostenute dal dipendente per la ricarica dell’auto presso l’abitazione genera reddito di lavoro dipendente. Tale principio viene ora esteso anche alle spese direttamente sostenute dal dipendente, per esempio in caso di superamento di soglie di percorrenza privata o in relazione a dotazioni extra non coperte dal datore di lavoro.
Il nodo centrale è la natura forfetaria del valore da assoggettare a tassazione.