Paghe e contributi
09 Giugno 2025
Il requisito della "generalità dei dipendenti" ammette esclusioni fondate su criteri oggettivi e non discriminatori (Ag. Entrate, interpello n. 147/2025).
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 147/2025, ha fornito importanti chiarimenti sull’applicazione del regime agevolativo previsto dall’art. 51, c. 2, lett. g) del Tuir per i piani di azionariato diffuso. La disposizione stabilisce la non concorrenza alla formazione del reddito del valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti per un importo non superiore complessivamente nel periodo di imposta a 2.065,83 euro, a condizione che dette azioni non siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro o comunque cedute prima che siano trascorsi almeno 3 anni dall’acquisto.
Nel caso sottoposto all’Amministrazione Finanziaria, una società capogruppo multinazionale ha ideato un piano di azionariato diffuso esteso alla quasi totalità della forza lavoro. Il programma prevede l’assegnazione di azioni gratuite subordinata a investimenti personali o conversione di premi di produttività, con vincolo triennale di indisponibilità.