Imposte dirette
10 Maggio 2025
Con l'entrata in vigore del modello Redditi 2025, relativo al periodo d'imposta 2024, sono state introdotte alcune modifiche di rilievo nella compilazione del quadro RU, con particolare riferimento al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi (c.d. "industria 4.0").
Le innovazioni si pongono in continuità con l’evoluzione normativa introdotta dall’art. 1, c. 446 L. 207/2024, in attesa delle disposizioni attuative che disciplineranno pienamente il nuovo assetto agevolativo. Il credito d’imposta per investimenti in beni materiali e immateriali trova collocazione nella Sezione I del quadro RU. In particolare, in corrispondenza del rigo RU1 deve essere indicato il codice credito corrispondente alla tipologia di bene agevolato, considerando che: per gli investimenti in beni materiali 4.0 (riconducibili all’Allegato A della L. 232/2016), deve essere utilizzato il codice “2L”; per gli investimenti in beni immateriali 4.0 (riconducibili all’Allegato B della L. 232/2016), è necessario utilizzare il codice “3L”.
Entrambi i crediti sono fruibili mediante compensazione in F24 (a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni) rispettivamente con i codici tributo “6936” e “6937”.
Una significativa innovazione riguarda la modalità di compilazione del rigo RU5. Al riguardo:
– nella colonna 1 deve essere riportato esclusivamente l’importo del credito d’imposta per beni immateriali 4.0 maturato nel periodo d’imposta 2024, con una separazione rispetto agli investimenti in beni materiali che caratterizzava il modello precedente (questo cambiamento risponde all’esigenza di rendere più chiara la segmentazione dei crediti, anche in vista dei nuovi obblighi di monitoraggio che sono richiesti dal legislatore);