Amministrazione e bilancio
27 Agosto 2025
Reperire risorse per risarcire i danni provocati da eventi climatici estremi senza compromettere la solidità delle compagnie assicurative: questo l’obiettivo dei Cat Bond, strumenti finanziari sempre più sulla cresta dell’onda.
L’estate, come sappiamo, sta sempre più diventando la stagione degli eventi estremi: incendi, prolungati periodi di siccità, alluvioni ed esondazioni. Fenomeni un tempo tipici delle regioni monsoniche, oggi stanno diventando drammaticamente fatti di cronaca anche alle nostre latitudini. La causa, non c’è bisogno di ribadirlo, o forse sì per qualcuno, è il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale: l’aria e le acque di laghi e mari si scaldano, l’atmosfera si carica di energia e al primo irrompere di aria fredda, magari dopo un prolungato periodo di caldo torrido o afoso, si scatena, è proprio il caso di dirlo, la furia degli elementi.
Non è un caso, quindi, che proprio in questo periodo dell’anno si parli con più insistenza dei cosiddetti Bond Catastrofali (Catastrophe Bond, in inglese, o Cat Bond) veri e propri strumenti finanziari pensati per reperire risorse da destinare alla gestione dei danni causati da eventi climatici catastrofali.
Ma cos’è, in concreto, un Cat Bond? In estrema sintesi può essere definito come un titolo a reddito fisso emesso da compagnie assicurative o enti pubblici per trasferire a investitori privati il rischio finanziario derivante dall’esigenza di risarcire danni causati da catastrofi naturali. Al verificarsi dell’evento catastrofico, l’emittente del CAT bond trattiene il corrispettivo dell’obbligazione emessa, ottenendo quindi le disponibilità monetarie per far fronte alle coperture assicurative legate al sinistro.