Imposte dirette

15 Aprile 2025

Carried interest: clausole di good o bad leavership

Nella risposta all’interpello 10.04.2025 n. 95, l’Agenzia delle Entrate torna sulla corretta qualificazione degli extra rendimenti riconosciuti al management a fronte di una partecipazione al capitale con diritti patrimoniali rafforzati.

Il principio riaffermato dall’Amministrazione Finanziaria è che il beneficio fiscale (la tassazione dei proventi quali “redditi di natura finanziaria” anziché di lavoro) è ammissibile soltanto in presenza del percepimento effettivo e prioritario dell’hurdle rate da parte di tutti gli altri soci.

Nel caso esaminato, una società implementava un management incentive plan (MIP) rivolto ad alcuni manager selezionati che ricoprono ruoli chiave, da attuare mediante aumento di capitale ed emissione di nuove azioni dotate di diritti patrimoniali rafforzati (c.d. azioni di classe C e D) con diritti patrimoniali rafforzati, rappresentative dell’1,48% del patrimonio netto. Queste azioni erano soggette a un vincolo di lock-up triennale e prevedevano il diritto di prelazione a favore dei soci di classe A e B al termine del periodo. Il carried interest veniva riconosciuto al management al verificarsi di 2 ipotesi:

– evento di liquidità (es. cambio di controllo) tale da garantire agli altri soci il percepimento dell’hurdle rate (ovvero un rendimento minimo sul capitale investito);

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