Imposte dirette

19 Maggio 2025

Cassazione: ancora sulla cedolare secca per le imprese

La Cassazione ha confermato che l’esclusione dalla cedolare secca ex art. 3, c. 6 D.Lgs. 23/2011 riguarda solo le locazioni effettuate da locatori nell’ambito di attività d’impresa o professioni.

Il giudice di Cassazione, con la sentenza 7.05.2025, n. 12079, in continuità con il proprio indirizzo precedente, ha ribadito che l’esclusione di cui all’art. 3, c. 6 D.Lgs. 23/2011 va riferito esclusivamente alle locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo effettuate dal locatore nell’esercizio di un’attività d’impresa o di arti e professioni e non allo status del locatario.

Nel ricorso per Cassazione il ricorrente deduceva la sussistenza delle condizioni per poter usufruire dell’agevolazione della c.d. cedolare secca nelle locazioni, in quanto sottolineava che, nel concedere in locazione l’immobile di sua proprietà, non agiva nell’esercizio di un’attività d’impresa o professionale e, in ogni caso, la causa ostativa prevista dell’art. 3, c. 6 D.Lgs. 23/2011 (l’essere la locazione effettuata nell’esercizio di un’attività d’impresa) doveva essere intesa riferita al solo locatore, e non anche al conduttore, il quale, quindi, avrebbe potuto essere anche un soggetto imprenditore, a condizione che l’immobile fosse comunque utilizzato per scopi abitativi.

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.

C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1

© 2025 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits