Immobiliare
02 Aprile 2025
Analisi delle disparità interpretative dell'Agenzia delle Entrate tra contratti stipulati e rinnovati nel 2019.
La questione delle proroghe contrattuali con cedolare secca relativi a contratti a uso non abitativo stipulati nell’anno 2019 sta generando significativi dibattiti interpretativi, specialmente per quei contratti di locazione commerciale sottoscritti o rinnovati nel 2019. Le Entrate hanno infatti assunto posizioni che potrebbero apparire incoerenti se non si tiene in considerazione la differenza giuridica esistente tra la prima proroga, di natura automatica, e la seconda proroga, caratterizzata invece da una negoziazione ex novo.
Il regime della cedolare secca trova il suo fondamento nel D.Lgs. 14.03.2011, n. 23, successivamente ampliato dalla L. 30.12.2018, n. 145. Con carattere eccezionale e limitatamente all’anno 2019, l’art. 1, c. 59 della legge di Bilancio 2019 ha esteso questo beneficio fiscale anche alle locazioni di immobili commerciali appartenenti alla categoria catastale C/1, purché con superficie non superiore a 600 mq.