Immobiliare

24 Maggio 2025

Cedolare secca possibile anche con conduttore “imprenditore”

La Corte di Cassazione, con la sentenza 7.05.2025, n. 12079, esamina il caso di un contratto di locazione stipulato in veste di locatario da parte di una società, per esigenze abitative dell’amministratore e della sua famiglia.

La Corte di Cassazione, con la sentenza 7.05.2025, n. 12079, conferma che il locatore può optare per il regime della cosiddetta cedolare secca anche quando il contratto di locazione a uso abitativo viene stipulato da un conduttore che agisce nell’ambito della propria attività professionale.

È il caso, ad esempio, di immobili destinati all’abitazione dei dipendenti. Secondo la Corte, la norma di cui all’art. 3, c. 6 D.Lgs. 23/2011 esclude l’applicazione del regime agevolato solo per le locazioni effettuate da locatori che operano nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni, e non quando la qualifica imprenditoriale riguarda il conduttore.

Questa interpretazione si allinea a quanto già affermato dai giudici di legittimità con la pronuncia 7.05.2024, n. 12395. In quella sede la Suprema Corte aveva già chiarito che la preclusione alla cedolare secca non può estendersi alla posizione del conduttore, anche se quest’ultimo stipula la locazione per finalità riconducibili alla propria attività economica.

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