Accertamento, riscossione e contenzioso
18 Settembre 2025
Il Garante della privacy autorizza l’utilizzo di CEREBRO come strumento investigativo per individuare e sottrarre risorse illecite alla criminalità analizzando dati reddituali, patrimoniali e finanziari.
Con provvedimento 4.08.2025, n. 455 il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha espresso parere favorevole all’utilizzo del sistema informatico CEREBRO e la relativa notizia è stata divulgata solo lo scorso 10.09.2025 tramite la newsletter istituzionale. Il sistema CEREBRO ha l’obiettivo di supportare le attività di contrasto alla criminalità col fine di individuare e sottrarre risorse illecitamente acquisite. Sarà a disposizione principalmente della Direzione centrale anticrimine (DAC) della Polizia di Stato e delle Questure.
L’utilizzo è regolamentato da un rigido protocollo: ogni attività investigativa, infatti, prevede l’apertura di un fascicolo digitale d’indagine, riferito al singolo soggetto esaminato, un’autorizzazione ed un’abilitazione specifica. L’identificazione dei soggetti potrà avvenire esclusivamente quando emergano elementi su disponibilità economiche e finanziarie sproporzionate rispetto ai redditi e alle informazioni dichiarate. Il confronto si basa su parametri come i beni posseduti, i movimenti bancari e il tenore di vita accertato/calcolato con riferimento a dati ISTAT. Il sistema opera attraverso 2 funzionalità principali:
– Acquisizione dati: CEREBRO acquisisce dati da fonti istituzionali “esterne” dalla Polizia di Stato, ovvero banche dati e registri pubblici di altri soggetti istituzionali.
C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1
© 2025 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits · Whistleblowing