Accertamento, riscossione e contenzioso

05 Marzo 2025

Certificatori Tax Control Framework: pronto il piano formativo

La sinergia tra Agenzia delle Entrate e Ordini professionali delinea un nuovo percorso di specializzazione per avvocati e commercialisti: percorso di 80 ore strutturato dalla SNA per formare i futuri esperti in gestione del rischio fiscale.

Si apre una pagina significativa nel rapporto tra Amministrazione fiscale e contribuenti con l’imminente approvazione del regolamento che disciplinerà la formazione dei professionisti abilitati a certificare i sistemi di controllo del rischio fiscale. Il Tax Control Framework rappresenta quello strumento strategico che consente alle aziende di monitorare, gestire e mitigare i rischi di natura tributaria, prerequisito fondamentale per l’accesso al regime dell’adempimento collaborativo istituito dal D.Lgs. 128/2015. L’anticipazione di questo importante sviluppo è emersa durante il confronto tenutosi il 25.02.2025 tra il direttore dell’Agenzia delle Entrate e il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

L’adempimento collaborativo si basa su un approccio preventivo alla gestione delle problematiche fiscali, abbandonando la logica del controllo ex post a favore di un dialogo costruttivo e continuativo. Per accedere a questo regime privilegiato, le imprese devono dotarsi di un sistema interno di rilevazione, misurazione e controllo del rischio fiscale che necessita di essere certificato da professionisti adeguatamente formati e qualificati. Ed è proprio su questo aspetto che si concentra il regolamento in via di definizione. Nonostante alcuni dettagli siano ancora in fase di perfezionamento, i pilastri del percorso formativo appaiono ormai delineati con chiarezza.

L’iscrizione all’elenco dei certificatori sarà riservata a professionisti con almeno 5 anni di anzianità di iscrizione ai rispettivi albi professionali, siano essi avvocati, commercialisti o esperti contabili. Questa soglia temporale rappresenta una garanzia di esperienza professionale consolidata, presupposto indispensabile per affrontare la complessità della materia. Sul fronte della formazione, è stata designata la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) per l’organizzazione dei corsi, a testimonianza dell’importanza strategica attribuita a questo nuovo profilo professionale.

Il percorso formativo prevede un impegno complessivo di 80 ore, strutturato secondo un approccio multidisciplinare che riflette la natura trasversale delle competenze richieste. Nello specifico, 20 ore saranno dedicate all’approfondimento del diritto tributario, altre 20 ore all’analisi dei principi contabili e ben 40 ore allo studio delle metodologie di controllo e gestione dei rischi nei processi aziendali interni. Questa ripartizione evidenzia come il profilo del certificatore non si limiti alla conoscenza della normativa fiscale, ma si estenda alla comprensione dei meccanismi di governance aziendale e di risk management.

L’introduzione di questa figura professionale specializzata rappresenta un’opportunità concreta per avvocati e commercialisti di ampliare il proprio ambito di competenza, posizionandosi in un segmento di mercato a elevato valore aggiunto. Al contempo, le aziende, soprattutto quelle di dimensioni medio-grandi, potranno beneficiare della consulenza di esperti in grado di guidarle nell’implementazione di sistemi di controllo interno conformi ai requisiti dell’adempimento collaborativo.

In attesa della pubblicazione definitiva del regolamento, i professionisti interessati farebbero bene a iniziare a riflettere sul proprio percorso di specializzazione, valutando l’opportunità di rafforzare le proprie competenze nei tre ambiti formativi previsti. La certificazione del Tax Control Framework si colloca infatti all’avanguardia della consulenza fiscale contemporanea, in un contesto evolutivo che vede il sistema tributario italiano orientarsi sempre più verso modelli di compliance preventiva e di cooperazione tra Amministrazione Finanziaria e contribuenti.

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