Imposte dirette
18 Marzo 2025
Siamo giunti al termine di invio delle Certificazioni Uniche relative ai redditi del 2024 da parte dei sostituti d’imposta: il 17.03.2025 è stata, infatti, la data ultima per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate. Ma come gestire correttamente eventuali scarti per evitare sanzioni?
Il mese di marzo rappresenta ogni anno un periodo di scadenze particolarmente delicate che coinvolgono le imprese e i loro consulenti nella gestione di uno degli adempimenti più importanti per i sostituti d’imposta: l’invio delle Certificazioni Uniche, infatti, costituisce un obbligo ai sensi dell’art. 4 D.P.R. 322/1998, per tutti coloro che sono obbligati per legge a operare ritenute alla fonte, che corrispondono compensi, sotto qualsiasi forma, soggetti a ritenute alla fonte.
Si tratta quindi di una certificazione, valida anche ai fini contributivi, attestante l’ammontare complessivo delle somme e valori corrisposti, l’ammontare delle ritenute operate, delle detrazioni d’imposta effettuate e dei contributi previdenziali e assistenziali, nonché gli altri dati stabiliti con il provvedimento amministrativo di approvazione dello schema di Certificazione Unica. La Certificazione è unica anche ai fini dei contributi dovuti agli altri enti e casse previdenziali.