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28 Agosto 2025
OpenAI introduce la modalità agente per ChatGPT: da semplice assistente a strumento autonomo capace di navigare il web, analizzare dati e completare task complessi.
Da pochi giorni OpenAI ha lanciato la ChatGPT Agent Mode, una delle evoluzioni più significative mai introdotte sulla piattaforma. Questo aggiornamento segna un passaggio cruciale: da chatbot conversazionale a vero e proprio agente digitale capace di pianificare, eseguire e verificare attività articolate senza richiedere input continui da parte dell’utente, riflettendo una visione più ampia del ruolo che l’intelligenza artificiale potrà ricoprire nei prossimi anni, non più semplice supporto cognitivo, ma collaboratore operativo integrato nei processi lavorativi quotidiani.
La nuova modalità nasce dall’integrazione di 2 funzioni già note: Operator, che consentiva di compiere azioni su siti web e applicazioni simulando un utente reale, e Deep Research, progettata per ricerche avanzate e restituzione di risultati strutturati con citazioni affidabili. L’unione di queste 2 tecnologie ha creato un sistema ibrido in grado di ragionare e agire in maniera continua e coerente, senza interruzioni tra analisi e operatività.
Dal punto di vista tecnico, l’Agent Mode si appoggia a un computer virtuale interno che integra un browser visivo per navigare sul web, un terminale per l’esecuzione di codice, strumenti per leggere e scrivere file e la possibilità di collegarsi a servizi esterni tramite API e connettori come Gmail, calendari, archivi cloud o GitHub.