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16 Luglio 2025

Che noia litigare sui social! Fatelo fare a ChatGPT

Cosa succede quando affidiamo a ChatGPT il compito di rispondere a post che troviamo irritanti sui social network? Un esperimento rivela come gli interlocutori ignorino completamente il dialogo reale. Ironia della sorte, molti non si accorgono nemmeno di parlare con una macchina.

Da un po’ di tempo ho intrapreso un piccolo esperimento: quando incappo in post sui social media che mi lasciano perplesso o contrariato, anziché perdere tempo ed energie a commentare e polemizzare direttamente, lascio che sia ChatGPT a farlo al posto mio. Copio il testo incriminato nella chat, espongo le mie ragioni e faccio generare all’intelligenza artificiale una risposta chiara, logica e puntuale anche con una buona dose d’ironia che non guasta mai. Poi copio il risultato e lo utilizzo direttamente per commentare, sedendomi metaforicamente con “popcorn e bibita” a osservare l’evoluzione della discussione che da quel momento sarà gestita interamente da ChatGPT.

I risultati di questo micro “esperimento sociale” sono notevoli e sorprendenti per diversi motivi. Innanzitutto, ciò che emerge chiaramente è l’assoluta impermeabilità di molti utenti ai contenuti razionali e ben strutturati, indipendentemente dalla loro provenienza umana o artificiale. Le risposte generate da ChatGPT, infatti, sono sempre coerenti, educate e logicamente ineccepibili seppur taglienti e passivamente aggressive.

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