Estero
03 Luglio 2025
La Commissione UE informa di alcune semplificazioni relative alla comunicazione CBAM, volte a ridurre gli adempimenti gravanti sulle Pmi.
Con il Regolamento (UE) 2023/956 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10.05.2023 è stato introdotto il c.d. meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, denominato CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism). Tale Regolamento rappresenta un elemento essenziale del Green Deal europeo che punta a ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, raggiungendo la neutralità climatica entro il 2050. Tale strumento è finalizzato a garantire che tali sforzi non vengano vanificati da un contestuale aumento delle emissioni per le merci prodotte nei Paesi extra UE che vengono importate in UE. Il CBAM prevede l’applicazione di un prezzo per le emissioni incorporate nei prodotti di alcune tipologie di industrie, paragonabile a quello sostenuto dai produttori unionali nell’ambito del vigente sistema di scambio delle quote di emissione (EU ETS).
Dal 1.10.2023 vige la fase transitoria che terminerà il 31.12.2025: in tale periodo transitorio il tributo non viene applicato alle merci importate, ma vengono acquisite le informazioni sulle quantità dei prodotti in entrata soggetti al CBAM, compresa la valutazione delle emissioni incorporate. In questa fase occorre trasmettere, a cadenza trimestrale, la comunicazione CBAM (la prossima, in scadenza il 31.07.2025), riferita alle merci la cui produzione è caratterizzata da un’alta intensità di carbonio (cemento, prodotti siderurgici, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno).
Dal 1.01.2026 il meccanismo entrerà in funzione in maniera definitiva. In base a quanto previsto dal Regolamento, la prima dichiarazione CBAM relativa alle merci importate nell’anno civile 2026, dovrebbe essere presentata entro il 31.05.2027.