Accertamento, riscossione e contenzioso
09 Ottobre 2025
L’aumento del numero dei soci nelle società di persone e nelle associazioni professionali è una causa di cessazione del CPB. Una variazione anomala, posta in essere al solo fine di far cessare il concordato, espone al rischio di abuso del diritto.
Il concordato preventivo biennale (CPB), introdotto dal D.Lgs. 13/2024, consente al contribuente di definire preventivamente il proprio reddito di impresa o lavoro autonomo, per due periodi d’imposta. La permanenza del regime concordatario è, tuttavia, subordinata al rispetto di determinate condizioni, la cui violazione può integrare una causa di cessazione (art. 21 decreto CPB) del patto con il Fisco. Tra queste, assume particolare rilevanza la modifica della compagine sociale, una fattispecie che non ha portata generale, bensì interessa solo specifiche categorie di contribuenti.
La norma, infatti, limita il suo campo di applicazione alle società di persone e alle associazioni professionali, escludendo quindi le società di capitali, sia in regime di trasparenza che non. Fuori dal perimetro anche le imprese familiari, in quanto ditte individuali e non società. La ratio della norma, secondo il legislatore, risiede nella natura “personale” del patto sottoscritto dalle società di persone / associazioni, il cui reddito viene imputato per trasparenza ai singoli soci. L’accordo, in sostanza, è calibrato sulla specifica composizione soggettiva della società in quel dato momento.
C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1
© 2025 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits · Whistleblowing