Condizioni di forza maggiore e casi eccezionali non tagliano aiuti Pac

I beneficiari possono essere esonerati dall’applicazione delle sanzioni e dal rischio di decadenza dagli aiuti previa tempestiva comunicazione all’autorità competente, che procederà a una valutazione caso per caso.

Cinzia De Stefanis

La disciplina delle deroghe per forza maggiore e circostanze eccezionali in materia di PAC trova il suo fondamento nell’art. 3 del Regolamento (UE) 2021/2116 relativo al finanziamento, alla gestione e al monitoraggio della PAC. Tale articolo prevede che i beneficiari che non possono rispettare gli obblighi per motivi di forza maggiore o circostanze eccezionali conservino comunque il diritto agli aiuti, purché sia fornita prova del verificarsi degli eventi impeditivi e sia presentata tempestiva informativa all’autorità competente mediante dichiarazione specifica.

Cause forza maggiore o circostanza eccezionali – Sono considerate cause di forza maggiore o circostanze eccezionali:

– calamità naturali gravi o eventi meteorologici di particolare intensità (tra cui eruzioni vulcaniche, terremoti, alluvioni, frane, gelo, siccità, piogge alluvionali e disseccamento dei frutti dovuto a venti caldi);

– distruzione fortuita delle strutture aziendali dedicate all’allevamento (purché estranea a fatto imputabile al beneficiario, come incendi accidentali o crolli non riconducibili a colpa o negligenza);

– insorgenza di epizoozie, infestazioni fitopatologiche o presenza di organismi nocivi che incidano in modo rilevante sul patrimonio zootecnico o sulle colture oggetto di impegno (compresa la diffusione di organismi da quarantena o fitopatie gravi);

– provvedimento di espropriazione, totale o parziale, dell’azienda agricola, sempreché imprevedibile al momento della presentazione della domanda e conseguente a necessità e urgenza di pubblica utilità.