Diritto del lavoro e legislazione sociale

25 Luglio 2025

Congedo di paternità da riconoscere anche alla madre intenzionale

La Corte Costituzionale boccia l’art. 27-bis del Testo Unico nella parte in cui non riconosce il congedo di paternità obbligatorio a una lavoratrice, genitore intenzionale in una coppia di donne risultanti genitori nei registri dello stato civile.

La Corte Costituzionale dichiara l’illegittimità dell’art. 27-bis D.Lgs. 26.03.2001, n. 151, nella parte in cui non riconosce il congedo obbligatorio di paternità a una lavoratrice, genitore intenzionale, in una coppia di donne risultanti genitori nei registri dello stato civile. Con la sentenza n. 115/2025, i giudici delle leggi hanno evidenziato la parità di trattamento delle famiglie omogenitoriali nell’accesso ai sistemi di tutela a sostegno della natalità e della genitorialità.

Come noto, ai sensi dell’art. 27-bis, T.U., il padre lavoratore, nei 2 mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i 5 mesi successivi, è tenuto ad astenersi dal lavoro per un periodo di 10 giorni lavorativi, non frazionabili a ore, da utilizzare anche in via continuativa.

La ricorrente, nel giudizio di primo grado, aveva denunciato la condotta discriminatoria dell’Inps, che aveva adottato una procedura informatica che non consente alle coppie di genitori dello stesso sesso, riconosciute nei registri dello stato civile, di presentare la domanda in via telematica (tramite web) per la fruizione dei congedi parentali, dei periodi di riposo e delle indennità previste dal citato D.Lgs. 26.03.2001, n. 151.

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