Accertamento, riscossione e contenzioso
04 Luglio 2025
L'Agenzia delle Entrate, con il provvedimento 1.07.2025, n. 277593, definisce le maglie della selezione automatica per le verifiche preventive sui crediti d'imposta.
L’Agenzia delle Entrate ha dato corpo, tramite il provvedimento 1.07.2025, n. 277593, ai meccanismi operativi che regoleranno le verifiche preventive sui modelli 730 con esito a rimborso. Il documento ufficializza i parametri di selezione automatica per intercettare le dichiarazioni che presentano qualche elemento di incongruenza rispetto al dato precompilato. Parliamo di situazioni in cui il contribuente (o chi lo assiste) apporta modifiche che incidono sul calcolo del reddito o dell’imposta dovuta. La base normativa è quella consolidata: l’art. 5, c. 3-bis D.Lgs. 175/2014, introdotto dalla legge di Stabilità 2016.
Nella prassi applicativa, si osserva come l’Amministrazione Finanziaria concentri la propria attenzione su 3 macrocategorie di anomalie.
Primo: gli scostamenti significativi tra quanto dichiarato e i dati contenuti nei versamenti, nelle CU o nelle dichiarazioni precedenti. È un aspetto spesso trascurato dai contribuenti, ma che rappresenta, nella casistica comune, uno dei principali indicatori di rischio.
Secondo elemento (e qui la questione si fa interessante): le divergenze rispetto ai dati trasmessi da enti esterni. Il sistema di interscambio informativo oggi è talmente capillare che è difficile che certe incongruenze passino inosservate.