Amministrazione e bilancio

01 Marzo 2024

Costi parzialmente o totalmente indeducibili

Profili contabili e fiscali dei costi parzialmente o totalmente indeducibili.

Attraverso la partita doppia le aziende contabilizzano tutte le operazioni che compiono durante la loro vita, comprese quelle non strettamente inerenti all’oggetto sociale. Pertanto, appare molto importante effettuare una corretta contabilizzazione delle operazioni totalmente o parzialmente indeducibili perché spesso, volutamente o sbadatamente, non sono registrate correttamente.

L’imprenditore può effettuare la stessa operazione in modi differenti: per esempio, se ha la necessità di una somma di denaro per affrontare delle spese personali (acquisto biglietti aereo e soggiorno vacanze) e vuole prelevarla dal conto corrente aziendale contabilmente registrerà, a fronte di una variazione finanziaria negativa rappresentata dall’uscita di banca, una contropartita in dare rappresentata da una variazione finanziaria positiva costituita da un credito verso l’imprenditore che dovrà essere da lui onorato attraverso una rimessa di denaro nelle casse sociali.

L’imprenditore potrebbe fare la stessa operazione (acquisto biglietti aereo e soggiorno vacanze) facendosela fatturare alla società e contabilmente ci sarà la registrazione della fattura dell’agenzia di viaggi, con costo indeducibile e Iva indetraibile, e, in contropartita, un debito verso il fornitore che sarà poi pagato dalla stessa società con un’uscita di banca. In questo caso, una corretta contabilizzazione dovrà comportare l’attivazione di un credito verso l’imprenditore in quanto effettivamente il costo non è inerente all’attività dell’impresa e, pertanto, la scrittura contabile da farsi sarà la rettifica del costo e dell’Iva indeducibile in avere e in dare la creazione del credito verso l’imprenditore. Ovviamente lo stesso imprenditore estinguerà il debito che ha nei confronti della società attraverso una rimessa di denaro nelle casse sociali.

A rigor di logica, la stessa cosa si dovrà fare per la contabilizzazione di costi parzialmente deducibili (acquisto autovettura, spese carburanti autovettura) perché, anche in questo caso, la parte di costo indeducibile e di Iva indetraibile non è di competenza dell’impresa bensì afferiscono alla sfera personale dell’imprenditore. Pertanto, se a fronte di questa spesa personale segue la rimessa dell’imprenditore a estinzione del credito “nulla quaestio” se invece questa rimessa non viene fatta siamo in presenza di un anticipo di utili.

In quest’ultimo caso dal punto di vista fiscale bisogna verificare se trattasi di una società di persone o una società di capitali:

  • in presenza di una società di persone, il credito verso il socio per spese personali è da considerarsi in acconto utili e, pertanto, nulla incide ai fini della tassazione in capo ai soci in quanto questa avviene sugli utili realizzati indipendentemente dalla percezione o meno degli stessi;
  • nel caso delle società di capitali, invece, il credito verso il socio è da inquadrarsi come un’avvenuta distribuzione degli utili e, pertanto, è necessaria una delibera assembleare di distribuzione degli utili con annessa tassazione.

Pertanto, a conclusione la contabilizzazione dei costi totalmente o parzialmente indeducibili deve avvenire nel modo sopra esposto altrimenti nel caso delle società di capitali potrebbero essere passibili di una ripresa a tassazione.

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