Accertamento, riscossione e contenzioso
12 Giugno 2025
Il Governo ha recentemente eliminato il redditometro, ma non la possibilità di effettuare accertamenti sintetici. L’Amministrazione Finanziaria sta già pensando a un nuovo strumento battezzato evasometro.
Come è noto, l’Amministrazione Finanziaria fa spesso ricorso a strumenti sintetici di determinazione del reddito in presenza di particolari indici. Questi metodi sono di veloce applicazione, non richiedono competenze specialistiche e hanno l’effetto importante di ribaltare il meccanismo di tutela che, di regola, impone all’Amministrazione Finanziaria di provare le irregolarità compiute dai contribuenti.
Nel tempo questi metodi hanno comportato una caccia alle streghe dagli effetti discutibili, ma è indubbio che talvolta essi rappresentano l’unica arma a disposizione per aggredire l’evasione più sfacciata. Ovviamente il tema si presta al dibattito politico e pubblico.
Nel solco della diatriba, l’attuale Governo ha eliminato il redditometro che veniva usato per dare rilevanza a stime generiche sul reddito, tuttavia, anche dopo il D.Lgs. 108/2024, l’Amministrazione Finanziaria ha conservato la possibilità di utilizzare dati induttivi. L’accertamento sintetico è stato però ulteriormente limitato (circa 70.000 euro in valore assoluto e 20% in percentuale) per restringere lo strumento a casi significativi.
Nel corso di una recente audizione al Senato, la Guardia di Finanza ha introdotto un nuovo strumento che potrà essere utilizzato (in concerto con l’Agenzia delle Entrate tramite l’Unità Integrata Permanente di Analisi del Rischio o UIPAR) per selezionare potenziali evasori. Il pregio dello strumento, significativamente presentato come evasometro, starebbe nella capacità di individuare con maggiore precisione contribuenti ad alto rischio e con importi evasi rilevanti.
L’evasometro sfrutterà l’incrocio tra banche dati nazionali, tra cui quelle alimentate dagli intermediari finanziari, e internazionali incluse quelle disponibili nell’ambito del Common Reporting Standard (CRS).
Inoltre, la Guardia di Finanza potrà contare sul protocollo internazionale riservato all’aggressione dei patrimoni internazionali della criminalità organizzata (Silver Notices). In questo contesto la Guardia di Finanza ha sollecitato il legislatore a prevedere la frequenza mensile dei flussi comunicativi, anziché annuale.
La Guardia di Finanza ha anche annunciato l’obiettivo di concentrarsi su soggetti con significative posizioni debitorie rinunciando a perseguire gli imponibili virtuali, come quelli delle cartiere utili solo a fare notizia, ma che poi si rivelano scatole vuote.
Infine, la Guardia di Finanza ha citato alcuni esempi di contribuenti a maggiore rischio e come tali destinatari di maggiore attenzione:
– il primo esempio è quello delle imprese apri-chiudi, ossia imprese che cambiano continuamente titolarità prima di assolvere i debiti tributari (nonché i debiti con i fornitori nazionali);
– un secondo esempio è quello relativo ai crediti d’imposta, in particolare nel settore edilizio, non esistenti o con documentazione irregolare.