Consulenza aziendale, commerciale e marketing
03 Novembre 2025
Ciò che conta non è la stabilità del valore, ma la sua costante esposizione al giudizio istantaneo delle opinioni pubbliche digitalizzate.
La nozione di economia dell’effige descrive la tendenza recente per cui la dimensione pubblica della vita, anche economica, viene progressivamente assorbita da un universo simbolico che sostituisce la sostanza con l’immagine. L’azione non trae più legittimazione dal suo contenuto, dalla capacità di costruire processi economici duraturi, ma dalla forza di produrre un impatto spettacolare immediatamente visibile e riconoscibile. Certo, le effigi esistono dall’alba dell’uomo e anche le mode o i costumi fanno parte della storia, ma la circolazione di simboli e immagini è diventata oggi talmente rapida, da rendere la volatilità del riconoscimento un fattore dominante.
In termini economici, ciò si traduce in un passaggio dal valore solido al valore immateriale. Il bene o il servizio perde centralità e viene oscurato dall’efficacia simbolica che lo accompagna, dalla narrazione che lo circonda, dall’effetto delle emozioni che suscita. La circolazione dell’effige sostituisce quella delle merci: la percezione diventa la vera moneta di scambio e il consumo non è più soltanto un atto economico, ma un gesto di appartenenza o di contrapposizione.
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