Estero

17 Luglio 2025

Dazi al 30% per le importazioni di beni UE negli USA

Dal 1.08.2025, salvo nuovi ripensamenti o proroghe, gli Stati Uniti applicheranno una tariffa daziaria del 30% ai prodotti made in UE.

Siamo nuovamente a scrivere di Donald Trump e delle sue politiche commerciali. Come noto, l’Amministrazione americana ha scelto di applicare una tariffa minima del 10% erga omnes, dal 5.04.2025, prevedendo un ulteriore step di aumenti al 9.07.2025. Tali aumenti consistono nell’applicazione di una tariffa “reciproca” più elevata nei confronti dei Paesi con cui gli Stati Uniti hanno un maggior deficit commerciale: previsti in prima battuta dal 9.04.2025, poi sospesi per 90 giorni fino appunto al 9.07.2025. Nell’ordine esecutivo del presidente USA si legge che tale sospensione temporanea è stata presa viste le “sincere intenzioni” e la volontà dei partner commerciali di affrontare le preoccupazioni relative alla sicurezza nazionale ed economica degli Stati Uniti (Executive Order 9.04.2025, n. 14266). In base a tali previsioni, le esportazioni di noi europei dovevano scontare un dazio aggiuntivo del 20%, per gli indiani del 26%, agli svizzeri il 31%, e così via.

Il 7.07.2025 viene pubblicato sul sito della Casa Bianca un ordine esecutivo con cui Trump decide di prorogare ulteriormente la sospensione attuata dall’Ordine Esecutivo n. 14266, fino al 1.08.2025. Poco dopo, il presidente americano ha pubblicato sul social Truth la sua lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, con cui comunica l’introduzione dei dazi al 30% per i beni di origine UE importati negli USA.

Nella lettera il presidente manifesta l’impegno profuso nelle relazioni commerciali con l’UE e segnala che gli Stati Uniti d’America hanno accettato di continuare a collaborare con l’Unione Europea, nonostante il forte deficit commerciale. Nella lettera emerge la retorica portata avanti da mesi dall’amministrazione USA: la necessità di ridurre i deficit commerciali a lungo termine, ampi e persistenti, generati, a loro dire, da politiche tariffarie e non tariffarie e da barriere commerciali imposte dalla UE. Pertanto, a partire dal 1.08.2025, le importazioni negli USA di prodotti dell’Unione Europea saranno soggetti ad un dazio di “solo” il 30%, distinto da tutte le tariffe settoriali.

Il Tycoon ci tiene a sottolineare che poteva andar molto peggio: il 30% è di gran lunga inferiore a quanto necessario per eliminare il divario di deficit commerciale che abbiamo con l’UE”. Solo notizie negative? No, il buon Trump ci ricorda che non ci saranno tariffe doganali se l’Unione Europea, o le aziende all’interno dell’UE, decideranno di costruire o spostare la produzione negli Stati Uniti: in questo caso l’Amministrazione USA farà tutto il possibile per ottenere le autorizzazioni rapidamente, professionalmente e regolarmente, nel giro di poche settimane.

Ovviamente l’Amministrazione USA si aspetta che l’Unione Europea continui a consentire un accesso completo e libero al proprio mercato interno per i prodotti USA, senza che vengano introdotte tariffe doganali reciproche, per consentir loro di ridurre il proprio deficit commerciale.

Se per qualsiasi motivo la Commissione UE decidesse delle misure ritorsive, ossia di aumentare le tariffe doganali a sua volta, tale aumento, a prescindere dall’entità, verrà aggiunto al 30% già previsto. In altri termini, il messaggio in sintesi è il seguente: vi applichiamo “solo” il 30% di dazi e vorreste pure reagire?! Pensateci bene, noi siamo gli USA.

Si attende una risposta ufficiale da parte della UE, che possa tutelare le imprese europee che operano in ambito internazionale.

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