Paghe e contributi

29 Marzo 2025

Decesso del lavoratore

Cosa bisogna fare in caso di decesso del lavoratore dipendente?

Purtroppo, può succedere che il rapporto di lavoro subordinato si concluda automaticamente a causa del decesso del lavoratore. In questo caso l’azienda o il Consulente del Lavoro dovranno provvedere a comunicare la cessazione, al Centro per l’Impiego, entro 5 giorni dalla data dell’evento.

Cosa succede quindi alla retribuzione e alle spettanze di fine rapporto? A chi dovranno essere corrisposte ed in che modo?

Con la cessazione del rapporto di lavoro quanto spettante al lavoratore dovrà essere corrisposto ai familiari in modo differente a seconda che il defunto abbia redatto un testamento o, in caso contrario, in base alla successione.

I familiari aventi diritto sono il coniuge, parte dell’unione civile, i figli e i parenti entro il 3° grado e affini entro il 2° grado se conviventi con il defunto; occorre che venga presentato al datore di lavoro lo stato di famiglia, il certificato di morte, l’atto notorio che attesti la convivenza di parenti e affini, copia dell’eventuale testamento, l’atto notorio in caso di successione legittima nel quale viene indicata la quota di successione spettante a ciascun erede.

Agli eredi spettano le competenze di fine rapporto, ovvero la retribuzione relativa all’ultimo periodo lavorato, i ratei di mensilità aggiuntive maturati e non ancora corrisposti, le ferie e i permessi non goduti. Tra le competenze di fine rapporto, oltre al trattamento di fine rapporto deve essere erogata anche l’indennità sostitutiva del preavviso art. 2118 c.c.

Le retribuzioni saranno assoggettate a contribuzione Inps e i redditi da lavoro dipendente verranno assoggettati a tassazione Irpef ordinaria con l’imposta addebitata proporzionalmente alla quota spettante a ciascun erede; allo stesso modo verrà trattata la tassazione separata sull’indennità sostitutiva del preavviso e Tfr.

Il datore di lavoro dovrà poi redigere 2 modelli CU:

– uno riferito al lavoratore deceduto entro i termini ordinari o entro 12 giorni in caso di richiesta da parte degli eredi;

– uno per ciascun avente diritto in ragione degli importi a lui liquidati.

In merito ai risultati dal modello 730 il datore di lavoro non deve effettuare alcuna operazione di conguaglio: se il decesso è avvenuto prima di effettuare o concludere il conguaglio, sia a debito che a credito, il sostituto comunica agli eredi l’ammontare delle somme non ancora trattenute o rimborsate.

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