Imposte dirette
11 Luglio 2025
La disciplina tributaria del contratto sale and lease back si sottrae all’ordinario regime fiscale della rateizzazione delle plusvalenze ex art. 86, c. 4 del Tuir.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 2.07.2025, n. 17947, si è pronunciata sull’estraneità dalla portata normativa dell’art. 86, c. 4 del Tuir della plusvalenza derivante dal contratto di sale and lease back. Costituisce ormai principio pacifico, a cui la Cassazione ha inteso dare continuità, che, in tema di determinazione del reddito d’impresa, la plusvalenza ottenuta dalla cessione di un bene in forza di contratto di sale and lease back, contratto tipico con causa finanziaria (quindi diversa da quella del contratto di vendita), va ripartita, in congiunzione con l’art. 2425-bis c.c., in funzione della durata del contratto di locazione (in tale senso già Cass. nn. 33657/2022 e 20328/2022).
Tali esiti interpretativi vengono spiegati in relazione alla causa in concreto perseguita dal contratto di sale and lease back, che, per interpretazione comune, integra un’operazione negoziale complessa in forza della quale un soggetto (in genere un imprenditore), al fine di ottenere liquidità con immediatezza, vende un bene strumentale a una società finanziaria, la quale ne paga il prezzo e contestualmente lo concede in locazione finanziaria allo stesso venditore che ne mantiene la disponibilità ininterrottamente, verso il pagamento di un canone e con possibilità di riacquisto del bene al termine del contratto per un prezzo normalmente molto inferiore al suo valore (proprio per il rilievo della causa concreta si veda Cassazione n. 11023/2021).