Diritto del lavoro e legislazione sociale
28 Agosto 2025
La Corte Costituzionale, con Sent. n. 115/2025, ha esteso il diritto al congedo di paternità obbligatorio alle lavoratrici madri intenzionali di coppie omogenitoriali femminili. L’Inps adegua le istruzioni operative e chiarisce decorrenza ed effetti della misura.
Con la Sentenza n. 115 depositata il 21.07.2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 27-bis del D.Lgs. 151/2001 nella parte in cui escludeva dal congedo di paternità obbligatorio le lavoratrici che, in una coppia di due donne, rivestono il ruolo di “madre intenzionale” risultante dai registri dello stato civile.
Secondo i giudici costituzionali, tale esclusione determinava una disparità di trattamento rispetto alle coppie eterosessuali, priva di giustificazione alla luce dell’identico impegno di cura e responsabilità verso il minore. La Corte ha così riconosciuto che, nelle coppie omogenitoriali femminili, è possibile individuare una figura genitoriale equiparabile a quella paterna, distinguendo tra madre biologica e madre intenzionale.
Effetti diretti e requisiti per la fruizione -La pronuncia ha effetti immediati nell’ordinamento. Dal 24.07.2025 – giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – la madre intenzionale lavoratrice dipendente, come definita dalla sentenza, può beneficiare del congedo di paternità obbligatorio previsto dall’art. 27-bis: 10 giorni lavorativi, estesi a venti in caso di parto plurimo, fruibili nei termini temporali ordinari.