IVA
18 Ottobre 2025
La Commissione UE delinea il percorso verso l'obbligo generalizzato dal 1.07.2030.
La Commissione Europea ha pubblicato il 24.09.2025 la strategia di attuazione del pacchetto “VAT in the Digital Age” (ViDA). Dal 1.07.2030 la fatturazione elettronica europea diventerà obbligatoria per tutte le operazioni B2B transfrontaliere nell’Unione. Il documento fissa scadenze vincolanti che porteranno all’armonizzazione completa dei sistemi nazionali entro il 1.01.2035. L’architettura dell’intervento si articola su 3 direttrici principali.
L’obbligo generalizzato di emissione telematica delle fatture costituisce il primo pilastro. Secondo le stime della Commissione, questa innovazione dovrebbe ridurre le frodi fiscali fino a 11 miliardi di euro annui, mentre le imprese potrebbero beneficiare di risparmi stimati in 51 miliardi grazie alla diminuzione dei costi di conformità normativa.
Il secondo asse riguarda l’economia delle piattaforme digitali. I marketplace che intermediano vendite di servizi, si pensi agli affitti brevi o ai trasporti, assumeranno la responsabilità diretta nella raccolta dell’Iva quando i fornitori operano come privati o microimprese sottosoglia. La piattaforma stessa dovrà farsi carico dell’adempimento tributario.
Il terzo elemento attiene alla registrazione unica Iva. L’estensione del modello dello sportello unico consentirà alle aziende attive in più Stati membri di semplificare notevolmente le procedure amministrative attraverso un’identificazione centralizzata.
Il 14.04.2025 ha rappresentato il primo snodo temporale: da quella data gli Stati membri possono introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le operazioni domestiche. Vale la pena osservare come l’Italia si sia mossa in anticipo grazie a specifiche deroghe del Consiglio UE. Dal 1.01.2027 entreranno in vigore le prime modifiche ai regimi OSS e IOSS, insieme ad alcuni perfezionamenti del sistema di registrazione unica.
Il 1.07.2028 segnerà 2 cambiamenti significativi: l’estensione della responsabilità Iva alle piattaforme che intermediano trasporti passeggeri e locazioni brevi e l’attuazione delle principali riforme della registrazione unica nell’Unione.
Il 2030 costituirà la vera svolta. La rendicontazione digitale in tempo reale basata sulla fatturazione elettronica europea diventerà cogente per tutte le operazioni B2B transfrontaliere.
L’esecutivo comunitario non nasconde le difficoltà operative che attendono i governi nazionali. Il successo dell’intera operazione dipenderà dalla capacità di adeguare tempestivamente le infrastrutture informatiche e di coordinarsi per un’applicazione uniforme delle disposizioni. Al centro del sistema si collocherà il VIES centrale rinnovato, la piattaforma europea destinata allo scambio automatizzato dei dati sulle operazioni Iva. Le specifiche tecniche dovranno essere definite entro il 2026, seguite dallo sviluppo nel 2027, dai test a partire dal 2029 e dall’avvio operativo al 1.07.2030. Bruxelles ha predisposto un sistema di monitoraggio costante mediante incontri periodici con governi e imprese, note esplicative e campagne informative. Nei prossimi anni saranno adottati almeno 6 regolamenti di esecuzione per dettagliare gli aspetti tecnici e giuridici più complessi.
Le valutazioni della Commissione quantificano l’impatto economico dell’attuazione completa del pacchetto ViDA tra 172 e 214 miliardi di euro nell’arco di un decennio. Merita particolare considerazione l’effetto sulla riduzione delle condotte fraudolente: la digitalizzazione obbligatoria dovrebbe rendere molto più complesso aggirare gli obblighi tributari, creando una tracciabilità completa delle transazioni commerciali.
La fase conclusiva del processo si completerà entro il 1.01.2035, quando anche i sistemi domestici dovranno risultare completamente armonizzati con il modello comune europeo. Nella prassi operativa, questa trasformazione richiederà adattamenti tecnologici e organizzativi significativi per le imprese di ogni dimensione, che dovranno predisporre i propri sistemi gestionali per dialogare con le piattaforme nazionali e, tramite queste, con il sistema centralizzato europeo.
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